“Ti farei sedere sull’orlo del letto
ti metterei sotto i piedi la mia pelle di lupo
con la testa chinata e le mani giunte starei davanti a te
ti guarderei, gioia, ti guarderei stupito
come sei bella, Dio mio, come sei bella
l’aria e l’acqua d’Istanbul nel tuo sorriso
la voluttà della mia città nel tuo sguardo
o mia sultana, o mia signora, se tu lo permettessi
e se il tuo schiavo Nazim Hikmet l’osasse
sarebbe come se respirasse e baciasse
Istanbul sulla tua guancia ma sta’ attenta
sta’ attenta a non dirmi “avvicinati”
mi sembra che se la tua mano toccasse la mia
cadrei morto sul pavimento.” (estratto da: “1994” di Nazim Hikmet). © Laura Gioia
Laura Gioia, (aka Laura KoAn) nata nel 1972, vive e lavora a Milano nel campo dell’informatica, da qualche anno usa la fotografia per raccontare storie e mostrare al mondo la bellezza che in esso vede.
Crede che un buon ritratto sia come i diamanti: per sempre, sfaccettato e faticoso da ottenere. Ha collaborato come fotografa con diverse riviste e ha esposto le sue foto in mostre collettive di rilevanza nazionale.
Nella scelta dei soggetti e nel processo di creazione delle sue foto si ispira ad una frase della sua fotografa preferita, Diane Arbus: “I really believe there are things nobody would see if I didn’t photograph them.”
Link sito personale: Laura Gioia
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